Blog di Management

Coaching, mentoring, training: affinità e specificità

Il manager che vuole sviluppare le proprie competenze come coach deve anche essere in grado di non confondere pratiche affini, quali il mentoring e il training, sia per obiettivo (aiutare le persone a sviluppare le proprie competenze), sia per tecniche (la comunicazione è lo strumento primario in tutt’e tre).

Vediamo insieme i punti principali.

Training

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Mentoring

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Coaching

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Comprendere queste differenze è ciò che permette ad un manager di scegliere al meglio tramite quale pratica supportare la crescita dei collaboratori e valutare se e quando intervenire personalmente.

Ricordiamo che tutte le pratiche di crescita devono permettere al partecipante la possibilità di sperimentare e, almeno parzialmente, errare. Questa condizione richiede un buon grado di maturità emotiva e una condizione di fiducia reciproca.

Per questo il coaching manageriale è poco adatto a situazioni di assoluto noviziato, criticità manageriali o dinamiche conflittuali con l’azienda. In queste situazione dovrebbe essere valutata la creazione di un eventuale piano di supporto basato su professionisti esterni (trainer o coach) e risorse interne specifiche (mentor).