Working from anywhere: superare il dualismo casa o ufficio

Sara TamburroHead of Marketing & Communication; Packaged Solutions & Customer Care Dept.

I dipendenti che hanno sperimentato lo smart working, liberati da lunghi spostamenti e viaggi, hanno goduto di una maggiore flessibilità nel bilanciare la loro vita personale e professionale.

Le aziende si stanno organizzando per andare incontro al desiderio delle persone di mantenere i vantaggi del lavoro agile e l’esigenza di recuperare la socialità negli spazi lavorativi. Nondimeno, guardano ai vantaggi di questa nuova realtà, come ad esempio:

  • poter accedere a nuovi pool di talenti con meno vincoli di localizzazione
  • trattenere i dipendenti che non sarebbero disposti a tornare il 100% del tempo in ufficio
  • adottare processi innovativi per aumentare la produttività
  • creare una cultura aziendale ancora più forte
  • ridurre i costi immobiliari

Uffici unconventional e tool tecnologici per favorire la condivisione

Secondo un’indagine del Politecnico di Milano, il 50% delle aziende prevede di ridefinire i propri spazi.

L’idea al momento più diffusa è che gli uffici saranno sempre di più luoghi di scambio e condivisione dove promuovere identità e senso di appartenenza.

Le persone andranno in ufficio per vivere un’esperienza diversa da ciò che possono svolgere comodamente da casa propria.

Si va verso spazi di lavoro unconventional e tool tecnologici in grado di garantire una buona comunicazione tra persone che si trovano a lavorare in luoghi diversi. Questi tool consentono anche di superare il proximity bias, ovvero la dinamica che ci porta a favorire chi si incontra di persona (o comunque più di frequente).

Stiamo tuttora affrontando una pandemia che non sappiamo quando si esaurirà del tutto. Tuttavia, l’intenzione è senz’altro quella di organizzarsi per affrontare eventi di questo tipo anche in futuro, con spazi che garantiscano:

  • Distanziamento fisico
  • Arredamenti facili da pulire
  • Sedi dotate di ascensori i cui tempi di attesa siano sostenibili anche con capienza ridotta
  • Open space che favoriscano gli scambi

I nuovi spazi andranno pensati sulle caratteristiche dei dipendenti, dei gruppi di lavoro e del tipo di business e saranno un modo ulteriore per veicolare la cultura aziendale e i valori del brand.

È chiaro che oltre a rispettare una serie di standard legati alla sicurezza e alla percezione dell’ufficio come luogo sicuro, gli spazi dovranno essere necessariamente pensati per favorire condivisione e relazioni. C’è chi teorizza una trasformazione vicina a quanto accade negli showroom, studiati per garantire un’esperienza d’acquisto al tempo stesso nuova e integrata con l’online.

L’impatto sulle aziende: un compito condiviso

In questa rivoluzione saranno coinvolti trasversalmente diversi dipartimenti (HR, Marketing, IT, Real Estate) perché le caratteristiche comuni a tutti i nuovi progetti riguarderanno sicuramente:

  • la gestione e la cura delle persone
  • le loro abitudini nell’utilizzo degli spazi
  • l’integrazione ottimale della tecnologia
  • il o i luoghi delle sedi di lavoro. Si parla ad esempio di più sedi di coworking al posto di un’unica sede.

L’idea è di andare verso una maggiore produttività e libertà in questa commistione tra la vita di spazi privati, comuni e aziendali.  

Per attuare un nuovo modello sarà necessario rispondere ad alcuni ulteriori interrogativi:

  • Come si stanno organizzando gli individui nella gestione dei propri spazi privati e come cambia di conseguenza il contesto urbano?
  • Come è cambiata la gestione degli spazi in home working?
  • Quali sono le sfide per le aziende a livello di organizzazione e processi?
  • Quali stili di management e quali modelli di leadership saranno più efficaci?

È un futuro vicino ma ancora in divenire: le diverse narrazioni sul tema provano a tracciare i confini della nuova realtà ma dovremo sempre più abituarci a pensarli come orizzonti aperti e in continua evoluzione.


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Scritto da

Sara Tamburro

Dopo gli studi di Comunicazione, Sara Tamburro inizia la sua esperienza nel settore della formazione, in cui opera da circa 10 anni, intervallando esperienze in altri ambiti tra cui comunicazione ed eventi. Marketing and Communication Manager di Cegos Italia, si occupa della strategia atta a garantirne la presenza online e offline. Tra le principali attività sotto la sua responsabilità: R&D, comunicazione istituzionale, siti web, SEO, SEM, Social Media, Blog aziendali, Direct Email Marketing, Content Strategy ed eventi.
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