Interculturalità, comunicazione e feedback: la “questione Dolce&Gabbana” in Cina

Emanuele CastellaniCEO Cegos Italia & Cegos APAC

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Adoro viaggiare per piacere e, da quando rivesto questo nuovo ruolo, per lavoro. Nei miei viaggi visito regolarmente l’Asia, principalmente la città di Singapore, ma anche Hong Kong, Jakarta, Kuala Lumpur, Manila e molte altre.

Una delle prime cose che ho appreso dai miei viaggi riguarda l’Intercultura. Ricordo molto bene il mio primo meeting con un cliente importante, dal momento in cui ci siamo scambiati i biglietti da visita (con due mani) a quando ho imparato come ci si siede attorno a un tavolo per una riunione di lavoro formale, o il tipo di abiti che bisogna indossare per quell’occasione.

Preferisco parlare di integrazione, piuttosto che di separazione, e sono più propenso a trovare le cose in comune, non le differenze. Mi piace parlare di rispetto, piuttosto che di conflitto.

Quando ho sentito la notizia dell’incomprensione tra Dolce & Gabbana e il popolo cinese, mi sono detto: “qualcosa non va”. Trovo che ci siano dei punti importanti da evidenziare nel “caso Dolce & Gabbana”:

D&G e Cina

Cambiamenti di abitudini, comportamenti e paradigmi

cambiare i comportamenti richiede tempo, non solo per complessità o difficoltà oggettive, ma principalmente perché è difficile vedere le cose in modo diverso. Quando si parla di abitudini diverse, dovrebbe essere più semplice e la discussione si sposta sul piano dell’etica e del rispetto.

Comunicazione

È il modo in cui il messaggio “arriva”, non il modo in cui “parte”. È difficile comprendere come un messaggio possa generare un’incomprensione che produca una conseguenza del genere, anche in termini di business.

Speed of Connection & Feed-back

Non appena un messaggio è stato diffuso, si genera una risposta immediata; non c’è più tempo per correggere gli errori, ma solo per dare un altro feedback. Ed è esattamente ciò che è successo ai signori D&G, che hanno diffuso un video per scusarsi di essere stati offensivi, anche se non in modo intenzionale.

Dopotutto, come nella vita personale, è facile che si generino incomprensioni quando si usa un tipo di comunicazione provocatoria e la relazione tra le persone non è abbastanza profonda.

Dobbiamo imparare, esercitarci e mettere in atto il vero ascolto, l’ascolto attivo, sia nella comunicazione tra singoli, one to one, che in quella one to many.

In altre parole, questi video - se realizzati in modo differente - avrebbe potuto essere visto come un piacevole scambio interculturale sul tema del problem solving.

Uno spunto su come mixare due culture diverse su un tema molto genuino, quello del cibo. In fin dei conti, gli spaghetti non sono poi così diversi dai noodles...

 

 


 

Interculture, communication and Feedback: Dolce&Gabbana Issue

I love to travel for pleasure and, since I have my new role, for work.

I visit Asia regularly: mainly Singapore, but also HongKong, Jakarta, Kuala Lumpur, Manila and so on…

During my travelling, the first lesson I have learnt has been the one about interculture. I still remember my first meeting with an important client, when I had to exchange my business card (with two hands) and seat around the table during a formal business meeting, as well as the kind of clothes you should wear.

I usually prefer to talk about integration instead of separation, and I am more keen on looking for similarities rather than differences. Respect instead of conflict.

When I heard about this misunderstanding between Dolce & Gabbana and Chinese people, I said to myself: “there is something wrong”. I think there are some major points of discussion in this “Dolce & Gabbana issue”:

Paradigms shifts, habits and behaviors

It takes time to change behaviors, not only for objective complexities or difficulties, but mainly because it’s difficult to see things differently. When it is about “other habits” it should be easier and the discussion moves to ethics and respect.

Communication

It is about how a message “arrives” and not about how it “starts”. It’s difficult to understand how a message could generate such a misunderstanding, producing such a consequence, even in terms of business.

Speed of Connection & Feed-back

As soon as a message has spread out, there is an immediate reply; there’s no time to correct mistakes, only to give another feedback. It is exactly what happened with D&G, that have made a video to apologise for being offensive, even without intention.

But after all, like in personal life, it is easy to generate misunderstandings if you use provocative communication and when relationships between people are not deepenough.

We should learn, practice and apply real listening, in one-to-one and in one-to-many communication.

In other words, these adv – if done differently - could have been seen as a nice and intercultural exchange on problem solving and as a way on how to mix two different cultures on a very basic thing like food.

Spaghetti are not so different from noodles, afterall…

 


 

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Scritto da

Emanuele Castellani

Emanuele è entrato a far parte del Gruppo Cegos nel 2011 ed è oggi membro dell'International Group Committee di Cegos SA, CEO di Cegos Italy e Cegos Apac. La sua carriera è iniziata nel gruppo Adecco nel 2000 e è continuata in ADP nel 2009, aprendo la sua esperienza nel settore delle risorse umane. Ha trascorso la sua vita professionale costruendo organizzazioni di successo, start-up e trovando nuovi modelli di business. Negli ultimi 20 anni ha lavorato con le principali multinazionali delle risorse umane ed è nota la sua esperienza negli ambiti di recruiting, amministrazione del personale e formazione. Emanuele è particolarmente appassionato ed esperto di temi legati al Talento. Trattando della trasformazione in atto a livello globale afferma: “Le persone non hanno mai completamente soddisfatto il proprio desiderio di progredire poiché questo fa parte della natura umana. L'apprendimento continuo, potenziato dall'apprendimento digitale integrato al face-to-face tradizionale, sta diventando più una necessità che un bisogno. Le competenze invecchiano molto rapidamente e il tempo per colmare il gap è diventato troppo breve". Nella sua attuale posizione, sostiene e incoraggia il ruolo del digitale in ambito Learning & Development, nonché l'importanza dell’apprendimento continuo.
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