Struttura agile o gerarchica?

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Spesso consideriamo il management e organizzazione agile come i nuovi elementi essenziali per il successo manageriale. Tuttavia, anche la strutturagerarchica ha degli aspettipositivi e in più circostanze ha dimostrato il suo valore. Dovremmo quindi negarne i pregi a beneficio di un approccio totalmente agile? Secondo Annette Chazoule, manager Cegos Francia, il successo di un modello manageriale non sta in una soluzione univoca ma nella combinazione di entrambe. Ecco un approccio a 3 punti per unire i due modelli.

Pensa a entrambi i modelli come compatibili

Abbandonare la gerarchia piramidale a favore di una struttura orizzontale può essere controproducente.

Perché?

L’approccio gerarchico porta sicurezza: ordina, organizza, struttura. L’aspetto agile promuove la creatività, l'innovazione, la cooperazione.

I team possono collaborare e trovare soluzioni attraverso il confronto anche in un ambiente strutturato. Aziende altamente organizzate i cui processi garantiscono qualità, servizio al cliente e supporto ai dipendenti possono aprirsi alla modalità agile. Pertanto, è probabile che il cambiamento di cultura si realizzi anche all'interno dell'efficienza delle strutture gerarchiche, favorendo modalità flessibili.

Struttura agile o gerarchica

Ripristina la fiducia

Il team leader è la risorsa strategica di questo approccio integrativo dei due modelli. Pur mantenendo la sua posizione, può stimolare una gestione giusta, positiva, onesta. Dando liberà di azione ai suoi collaboratori, considera sia il commettere errori che il prendere iniziative come esperienze di apprendimento.

Il team leader è il fulcro del management. Se è in grado di avvicinarsi ai suoi collaboratori senza permettere che la sua autorità crei eccessivi divari, allora creerà un clima di fiducia e impegno reciproci. Ciò accade purché la linea manageriale sia orientata all'interesse per i dipendenti e per il loro benessere, secondo la regola che “se un dipendente è felice di svolgere il proprio lavoro, è anche più produttivo”.

Pensa al cambiamento come ad un approccio individuale

In un processo di change management, l'obiettivo strategico aziendale spesso è ben illustrato in modo che sia chiaro per tutti. Le implicazioniindividuali, tuttavia, molto meno!

Le "Curve del cambiamento" sono uno strumento molto utilizzato dai manager per dare razionalità al processo di change management. Tuttavia, la reazione umana ad una situazione stressante è inizialmente mutevole ed emotiva. All'interno di un grafico spazio-tempo non ci muoviamo linearmente da una fase all'altra (per esempio dalla negazione alla rabbia). Le emozioni sono per definizione personali e imprevedibili. Se il manager ha lavorato per conoscere a fondo il suo collaboratore (cosa consentita in un ambiente agile) può accompagnare il cambiamento (deciso dall'organizzazione) con molta più efficienza e meno risvolti negativi dal punto di vista umano.

Uno spunto di riflessione

"Mi è assolutamente indispensabile sia avere persone in grado di eseguire gli ordini ma anche in grado di pensare per me” - George Washington

 

Per approfondire l’argomento ti consigliamo di consultare i programmi dei corsi Cegos:

Leggi anche gli articoli: "La gestione del cambiamento: la relazione tra tipologie ed effetti sui lavoratori","Change Management & Project Management" e "Change management operativo e risultati di breve periodo".

Scritto da

Cegos

Dal 1926 il Gruppo Cegos è a fianco delle imprese, delle istituzioni, dei team e delle persone che forma, seleziona, supporta e aiuta a svilupparsi. Questo ha fatto di Cegos il leader della formazione manageriale, in Europa e nel mondo.
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